MA COS’E’ IL BULLISMO?

In Italia secondo l’Istat il bullismo si sta diffondendo in modo preoccupante: un ragazzino su due ne sarebbe vittima, soprattutto nella fascia d’età compresa fra 11 e i 17 anni (anche se il periodo più critico è fra 11 e 13: l’età delle scuole medie).

La Treccani da una definizione molto chiara: atteggiamento di sopraffazione sui più deboli, con riferimento a violenze fisiche e psicologiche attuate specialmente in ambienti scolastici o giovanili”.

Il primo ricercatore a indagare sul bullismo Then Olwens,  – nel 1973, in Norvegia – usò la parola mobbing per descriverlo, alcuni paesi occidentali l’hanno presa a prestito per indicare il bullismo. In realtà, secondo uno studio condotto in 14 Paesi occidentali, ci sono almeno 67 parole che girano attorno allo stesso concetto. E quasi tutti i termini sarebbero a loro volta riconducibili a 6 tipi di bullismo: bullismo in generale, bullismo verbale e bullismo fisico, bullismo verbale, esclusione sociale, aggressione fisica e aggressione non solo fisica. Il sito Bullyingstatistics semplifica ulteriormente, incasellando gli atti di bullismo in 4 categorie: il bullismo verbale (offese, nomignoli, molestie), il bullismo sociale (pettegolezzi a diffusione di voci), quello fisico (pugni, colpi, spintoni) e il cyberbullismo(qualsiasi forma di molestia attraverso Internet). Secondo gli psicologi, ciascuna di queste forme è ugualmente dannosa, anche se solo il bullismo fisico mostrai segni più evidenti.

BULLI E VITTIME: TUTTI INFELICI. 

Se è vero che il bullismo può provocare molti danni psicologici (e non solo) alle vittime, chi si rende autore di atti di bullismo spesso va incontro allo stesso destino: uno studio del 2013 dell’Association for Psychological Science ha rilevato che sia i bulli quanto le loro vittime avranno probabilità di soffrire, entrando nell’età adulta. Secondo lo studio, entrambi, dunque non solo le vittime, rischieranno di avere maggiori probabilità di sperimentare fallimenti scolastici.

LA RISPOSTA AI BULLI

Secondo lo studio Karate as anti-bullying strategy by improvement resilience and self-efficacy in school-age youth

“Il karate come strategia anti-bullismo migliorando la resilienza e l’autoefficacia nei giovani in età scolare”, il bullismo è caratterizzato da squilibri di potere nelle relazioni, che possono portare a conseguenze sociali negative. I giovani con livelli più elevati di resilienza e autoefficacia hanno meno probabilità di assumere comportamenti aggressivi o di essere vittime di bullismo. Il karate, un’arte marziale che enfatizza il rispetto, l’autoregolamentazione e la promozione della salute, può essere un’alternativa efficace all’approccio fallimentare delle istituzioni contro il bullismo. 

Lo scopo di questo studio controllato randomizzato era quello di esaminare l’effetto di un intervento di 12 settimane basato sul karate sulla resilienza e l’autoefficacia su 100 studenti di 3 scuole superiori, di età compresa tra 14 e 16 anni.

I risultati suggeriscono che l’intervento psicosociale basato sul Karate può migliorare la resilienza e l’autoefficacia dei giovani e renderli meno propensi a intraprendere comportamenti aggressivi o essere vittime di bullismo. Le prove supportano che le politiche anti-bullismo sono incoerenti.

Pertanto, il Karate dovrebbe essere considerato come una pratica alternativa per migliorare la capacità individuale di far fronte agli effetti del bullismo e un’efficace alternativa all’approccio anti-bullismo fallimentare delle istituzioni. La ricerca futura dovrebbe sviluppare un programma di apprendimento professionale per gli insegnanti per facilitare programmi simili che potrebbero essere incorporati in un programma di educazione fisica.

CONCLUSIONI

Il Karate può avere un ruolo fondamentale per arginare i fenomeni di bullismo tra i giovani. Le arti marziali, sono decisamente uno strumento che andrebbero sfruttate e promosse proprio per il suo indubbio valore sociale ed educativo. L’ambiente che si trova in un dojo (luogo di pratica),  è un ambiente sereno, sincero, leale, ed è un ottima valvola di sfogo per scaricare quelle tensioni che altrimenti esploderebbero in cattivi atteggiamenti.

https://www.focus.it/comportamento/psicologia/7-cose-che-forse-non-sai-sul-bullismo

Karate as anti-bullying strategy by improvement resilience and self-efficacy in school-age youth